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Si è appena concluso un anno caratterizzato da sfide significative nel settore dei mutui. Il 2023 ha assistito a una serie di crescenti tassi di interesse, raggiungendo il culmine a Settembre a causa degli interventi decisi della Banca centrale europea, mirati a contrastare un’inflazione che sembrava inarrestabile.

Tuttavia, c’è un segnale di speranza: la corsa agli aumenti sta finalmente subendo la prima frenata.

Dopo 10 aumenti consecutivi, da qualche mese, nello specifico da Ottobre, l’ascesa si è assestata, frenando un aumento che era ai massimi storici.

In questo inizio 2024 si assiste invece, dopo mesi e mesi di continui rialzi, ad un primo cambio di rotta dei tassi sui mutui in vista dei tanto attesi tagli di mercato da parte della Fed e della Bce. Complice l’inflazione che, dopo l’impennata del 2022 causata dallo scoppio della guerra in Ucraina e dalla corsa senza freni delle bollette di luce e gas oltre che delle materie prime, inizia finalmente la sua calata.

Ora ci troviamo di fronte a una domanda cruciale che incide sul futuro finanziario di molti: come evolveranno i tassi di mutuo nel 2024? È il momento di cogliere le opportunità nell’immediato, prima che i costi salgano ulteriormente, o è saggio attendere sperando in un nuovo equilibrio?

Tassi dei mutui nel 2024: il tasso di interesse dei mutui oggi

Come analizzato da  skytg24 la Banca centrale europea ha mantenuto i tassi invariati da Ottobre:

tasso sui rifinanziamenti principali al 4,50%

tasso sui depositi al 4%

tasso sui prestiti marginali al 4,75%

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Tassi dei mutui nel 2024: le conseguenze degli aumenti

Gli enormi aumenti dei tassi di interesse di questi ultimi mesi hanno colpito soprattutto chi ha deciso di comprare casa con un mutuo a tasso variabile.

come si legge nell’indagine svolta da Facile.it più di 200mila famiglie italiane nell’ultimo anno non sono riuscite a stare al passo con gli aumenti dei loro tassi, con aggravi fino a 3100 € in più all’anno, lasciando così scoperte le loro rate di pagamento.

C’è però un primo spiraglio di luce che si intravede in fondo al tunnel. Gli analisti concordano infatti all’unanimità che la BCE diminuirà il tasso di interesse nei prossimi mesi; tuttavia la complessità sarà quella di determinare l’entità e la frequenza di tali riduzioni, variabili che dipendono sì dall’andamento dell’inflazione ma ancor di più da una crescita economica che si preannuncia come la vera sfida del 2024.

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